NUOVE LINEE GUIDA DEL MINISTERO DELLA SALUTE PER LA DIAGNOSI E IL FOLLOW-UP DELLA CELIACHIA
E’ stato approvato da parte della Commissione Salute della Conferenza Stato Regioni il Protocollo di Diagnosi e Follow-Up.
Il provvedimento ha l’obiettivo di aggiornare il documento di inquadramento per la diagnosi e il monitoraggio della celiachia, elaborando un protocollo diagnostico più efficace che tenga conto delle novità diagnostiche e scientifiche.
L’applicazione di questo documento in tutti i centri per la diagnosi di celiachia sparsi sul territorio nazionale contribuirà in modo determinante a migliorare la specificità della diagnosi di celiachia, riducendo il fenomeno delle “diagnosi sbagliate”.
Inoltre le Linee Guida hanno contribuito ad affermare definitivamente il concetto che il celiaco, una volta diagnosticato, si deve sottoporre a periodici controlli per
verificare la corretta adesione alla dieta senza glutine
verificare la possibile comparsa di patologie autoimmuni associate
verificare la comparsa di alterazioni metaboliche
verificare l'andamento ponderale
Le nuove Linee Guida si sono poste l'obiettivo di effettuare una:
diagnosi precoce delle complicanze della celiachia (celiachia refrattaria, digiunoileite ulcerativa, sprue collagenosica, linfoma intestinale, adenocarcinoma dell’intestino tenue) che, seppur rare, presentano una prognosi altamente sfavorevole.
Recentemente, alla luce della definizione di nuove forme cliniche di celiachia e delle nuove raccomandazione dell’ESPGHAN per la diagnosi in età pediatrica, è stata proposta al Ministero della Salute una revisione delle Linee Guida del 2008.
La proposta è stata accettata del Ministero che ha nominato un Gruppo di Lavoro apposito e ha prodotto importanti novità:
NOVITA' INSERITE NELLE NUOVE LINEE GUIDA
La biopsia intestinale rimane un esame necessario per la diagnosi di celiachia solo in età adulta.
Le indicazioni per l’esecuzione del test genetico sono:
la diagnosi in età pediatrica senza biopsia intestinale
i casi dubbi in età adulta e l'individuazione dei familiari di 1° grado a rischio
La novità più importante delle nuove Linee Guida riguarda l’applicazione del protocollo ESPGHAN per la diagnosi di celiachia in età pediatrica ed adolescenziale.
In questi pazienti , con quadro clinico di malassorbimento e sintomi correlati all’assunzione di glutine, in presenza di una positività per anticorpi anti-tTG IgA superiore ad almeno 10 volte il valore soglia, confermata dalla positività per gli EmA IgA e dalla presenza del profilo genetico compatibile (HLA-DQ2 e/o DQ8), si pone diagnosi di celiachia senza ricorrere alla biopsia duodenale.
Per quanto riguarda il monitoraggio della malattia in seguito alla diagnosi (follow-up) vi è l’indicazione all' esecuzione della densitometria ossea (MOC) dopo almeno 18 mesi di dieta senza glutine (e non più alla diagnosi) per valutare la presenza di eventuale osteopenia/osteoporosi e la ripetizione successiva dell'esecuzione di questo esame solo se patologica o in presenza di indicazione medica. Inoltre il dosaggio del TSH va eseguito, unitamente a quello degli anticorpi anti TPO alla diagnosi e se entrambi nella norma, va ripetuto ogni 3 anni.